Role play

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Izmo utilizza questo strumento principalmente in relazione alle attività di Animazione territoriale e Moderazione e facilitazione, e ha avuto modo di applicarlo concretamente nel corso del progetto Role play Lingotto. Izmo use this tool mainly in relation to the activities of Social events and Moderation and facilitation, Izmo was able to apply it in practice during the project Role play Lingotto.

Il role-play (o “gioco di ruolo”) è una metodologia basata sulla simulazione, che prevede che i partecipanti svolgano, per un tempo limitato, il ruolo di “attori”, rappresentando un ruolo, confrontandosi e interagendo tra loro, sotto la supervisione di uno o più moderatori.
La finalità del role-play è duplice: questo strumento infatti, in primo luogo, mira a rendere i partecipanti maggiormente consapevoli dei propri atteggiamenti e punti di vista; al contempo, gli permette di considerare la situazione da una prospettiva differente, immedesimandosi negli altri stakeholders e prendendo coscienza delle loro istanze e dei loro interessi.
Normalmente, un role-play coinvolge circa 20 persone e si articola in tre fasi:

  1. la fase preparatoria, in cui vengono assegnati i ruoli e illustrate le regole del gioco.
  2. lo svolgimento del gioco.
  3. l’analisi del gioco, in cui i partecipanti discutono di ciò che è accaduto durante la simulazione.

I moderatori hanno il compito di scandire i tempi delle attività e facilitare l’interazione tra i partecipanti durante lo svolgimento della simulazione.
Al termine delle attività, è possibile elaborare un report che evidenzi gli esiti della discussione.

Planning for real

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Izmo utilizza questo strumento principalmente in relazione alle attività di Moderazione e facilitazione e Laboratori di progettazione.
Riteniamo che la seguente definizione sia la più idonea per descrivere tale strumento
Izmo use this tool mainly in relation to the activities of Moderation and facilitation and Workshop.
For a english treatment of Planning for real, the reader should refer to 
http://www.planningforreal.org.uk/

Molte persone non sono abituate a prendere la parola in pubblico e a sostenere una discussione. Esistono diverse tecniche che aiutano le persone a interagire tra di loro usando strumenti diversi dalla discussione in un luogo pubblico, ponendole di fronte a simulazioni del problema per loro facilmente comprensibili e mettendole in condizione di esprimere le loro preferenze in modo
facile e intuitivo. Tra di esse, Planning for Real è un metodo di progettazione partecipata, sviluppato a partire dagli anni ’60-’70 dalla Education for Neighborhood Change dell’Università di Nottingham e registrato dalla Neighborhood Initiatives Foundation (NIF), un’organizzazione no profit fondata nel 1988 da Tony Gibson con sede a Telford in Inghilterra. Planning for Real è una tecnica alternativa alla discussione pubblica che consente a ogni partecipante di esprimere le proprie idee e le proprie opinioni liberamente, facilmente e in modo anonimo. Il punto di partenza è sempre una rappresentazione dell’area d’intervento attraverso un modello tridimensionale (un plastico), il cui scopo è quello di aiutare gli abitanti a identificare ogni elemento del proprio quartiere e a individuare su di esso gli interventi che ritengono necessari. È importante che le dimensioni e le caratteristiche del plastico stimolino i partecipanti a mettere mano al plastico, consentendo loro di riconoscere e di confrontarsi con i luoghi rappresentati. Il plastico può anche essere realizzato in collaborazione con la comunità locale, favorendo in questo modo il suo
coinvolgimento. Ogni persona è chiamata a posizionare sul plastico apposite carte-opzione, ciascuna delle quali indica un intervento migliorativo (per esempio una pista ciclabile, un parco giochi, degli alberi, una siepe, un negozio, un parcheggio). È importante che la fattibilità e la praticabilità di tutte le carte-opzione siano verificate, dal punto di vista tecnico e politico, attraverso una fase di indagine preliminare. I cittadini sono accompagnati nel loro percorso da un apposito gruppo di facilitatori, che in maniera neutrale interagisce con loro, allo scopo e nella misura sufficiente a registrare le loro opinioni e le motivazioni alla base delle loro scelte. Esiste anche la possibilità di segnalare alcuni suggerimenti per iscritto. Inoltre è importante prevedere strumenti informativi (pannelli a muro, copie di documentazioni, ecc.), affinché i partecipanti abbiano una visione il più possibile completa delle principali questioni relative alla futura trasformazione urbana: budget disponibile, esempi di soluzioni sperimentate altrove, vincoli e
standard urbanistici, ecc. Al termine delle giornata, lo staff tecnico esamina le carte che sono state giocate dai partecipanti nei diversi punti del plastico allo scopo di stabilire come sono distribuite le preferenze dei cittadini e di rilevare anche l’eventuale presenza di opzioni conflittuali. La Neighborhood Initiatives Foundation produce una serie di pacchi preconfezionati, esplicitamente destinati alle comunità locali e alle scuole, per facilitare la costruzione dei materiali necessari e favorire così la diffusione di questa tecnica partecipativa.

fonte: Bobbio L. (a cura di), 2004, A più voci. Amministrazioni pubbliche, imprese, associazioni e cittadini nei processi decisionali inclusivi, Napoli, ESI.

Giochi urbani contemporanei

New urban games and sports

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Si può giocare ovunque. Indoor o outdoor. Se si gioca fuori, lo si fa dove possibile, dov’è più consono, in uno spazio che meglio si addice alla pratica ludica. Ampi spazi posso accogliere i pali, il gioco del calcio. Più frequentemente è, o forse meglio, era frequente trovare bambini giocare a calcio in ritagli di strada, con una sola porta delimitata da due maglie. Ci si arrangiava. Più organizzato, probabilmente data l’età dei giocatori, sono le bocce, altro gioco molto comune, praticato in spazi semipubblici. Ben prima c’era la balina, il quadrotto, il pirlì, la lippa, etc: giochi di strada praticati nelle piazze, in strada, ovunque. Ora si gioca indoor, si teme per i propri pargoli, la strada è oramai territorio inaffidabile e prontamente demonizzato dai media. I risultati sono due: i giochi contemporanei sono cose per grandi; per quelli tradizionali occorre organizzare eventi celebrativi. Seguono alcuni esempi di nuovi giochi urbani contemporanei; mentre Tocatì è il festival organizzato a settembre nel centro storico di Verona per celebrare i vecchi giochi di strada.

L’elenco potrebbe continuare in quanto la città è uno spazio libero, pronto all’interazione; la città è un attrezzo è un campo da gioco. Occorre inventiva, follia e la voglia di riappropriarsi dello spazio pubblico. L’esercizio è semplice: prendi uno sport, un gioco e praticalo per strada, in piazza; utilizza superfici e i manufatti architettonici come ostacoli.


Altrimenti seguite l’evolversi di www.criticalcity.org. Attraverso il web la community CriticalCity si sta organizzando per ideare nuovi giochi, nuove sfide da disputarsi tra le vie delle città. Lo scopo della rete di giocatori urbani è quello di riportare il divertimento nella vita di tutti i giorni riappropriandosi dello spazio pubblico.

Gps Drawing

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Il gps è uno strumento per rilevare la propria posizione sulla superficie terrestre. Spostando lo strumento vengono rilevati una serie di punti: un tracciato. Il percorso memorizzato in file vettoriali compone normalmente un disegno astratto, ma muovendosi consapevolmente il gioco è fatto.

Jeremy Wood, artista londinese, è stato il precursore, ha iniziato la sua pratica di disegnatore senza matita. Il sito http://www.gpsdrawing.com raccoglie le sue esperienze: disegni effettuati sulla superficie terrestre, su terra, in cielo (3d), in mare e altri esperimenti scaturiti dalla manipolazione dei file.


Gli aspetti e le sfaccettature del gioco sono molteplici, qui di seguito alcune possibili pratiche e considerazioni:

  • decido il disegno e lo eseguo;
  • la mia pratica urbana, sportiva, di movimento forma dei tracciati interessanti, li osservo;
  • decido un disegno e per realizzarlo percorro la città (possibile regola di una deriva urbana);
  • manipolo il segnale, lo coloro, inspessisco il tratto in base alla velocità, etc;

Anch’io (Alessandro) ho disegnato quasi un cerchio perfetto.

Nel mio viaggio in Austria ho visitato i Gazometer e ho disegnato questo…

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Artisti e contributors

Vigilantes

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Lo si potrebbe pensare un semplice giochino, un trastullo per le ore buche della mattinata, e senza dubbio non sarebbe un errore.

Questo gioco, però, impone riflessioni su quanto siamo spiati nelle azioni della nostra vita quotidiana: semplicemente passeggiando nel centro di una qualunque città veniamo ripresi da centinaia di telecamere, delle banche, dei supermercati, delle videoteche e di mille altre attività commerciali.

La seconda riflessione riguarda invece la nostra educazione civica: le azioni che vediamo compiersi sotto le telecamere sono davvero un passato che non tornerà oppure c’è qualcosa che ancora dobbiamo imparare?

Mi raccomando, si sta parlando del bene di tutti!

http://martinlechevallier.free.fr/english/A_vigilance.html

Geocaching/Langhe numero uno

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Durante la gita in quel di PianaCrixia abbiamo prontamente sfruttato l’occasione per andar a cache. Impallinati di qualsiasi strumento elettronico, da quando ci hanno prestato un gps (grazie ad Alessandro Bollo), il geocaching è diventato il nostro gioco preferito. Attraverso la cartina del sito geocaching abbiamo individuato un cache più o meno sulla strada.

Detto fatto i due equipaggi* guidati dal gps verso le coordinate del cache Langhe numero uno ci siamo diretti verso Ceretto Langhe.

Giunti sui 44° 34.627 nord e 008° 03.951 est alle 19.25 nel buio totale ci siamo messi a cercare.

Cerca che ti ricerca con la super pila da otorinolaringoiatra e le indicazioni del The Plank Team dopo un attimo di sconforto l’abbiamo trovato!!!

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Dentro il barattolo della Illy abbiamo trovato svariati cazzabubu e il logbook.

Incredibile leggendo il blocco note abbiamo scoperto che lo stesso giorno, 10 ottobre 2004, quattro ore prima i due sconosciuti Chikka e Ale erano passati di li.**

Come regola potevamo (e volevamo) prendere e lasciare qualcosa. Dopo un breve consulto abbiamo preso uno scellino austriaco a testa e lasciato la bomboniera*** del Matrimonio Damiano.

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Compilato il logbook, chiuso il barattolo, abbiamo riposizionato sotto la pietra il cache. Infine, stanchi dalla lunga ma soddisfacente gita, ci siamo diretti verso Torino.

*componenti della gita IO, GIANLUCA, GABRIELLA, STEFANO, SIMONA e le ospiti Stefania e Chiara

**il loro sito è http://www.chikka.net per chikka e http://www.geocaching.kazuma.net per Ale

***la bomboniera è quella di MARCO …ero stufo di portarla nella borsa da ormai due mesi


Ho scoperto che tra le regole del geocaching è sconsigliato immettere cibo all’interno del cache. Già, perchè la bomboniera normalmente è composta da decorazioni e confetti (cibo).

Ovviamente ci scusiamo con tutti i geocachers!!! Ecco le regole:

Food items are ALWAYS a BAD IDEA. Animals have

TILSIT

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La Tilsit Éditions è la pluripremiata ditta francese che da anni studia e produce GIOCHI da tavolo. Nel suo catalogo vi sono più di 100 giochi rivolti a bambini, famiglie, giocatori esperti, amanti della strategia e dell’avventura. Nel sito italiano, troverete il catalogo completo dei giochi e l’elenco dei punti vendita in Italia, oppure la possibilità di acquistarli on-line.

Molto interessanti i giochi legati al mondo dell’architettura e dell’urbanistica.

Vi suggerisco:

ALHAMBRA

I più grandi maestri costruttori di tutta l’Europa e dei Paesi Arabi gareggiano per mettere alla prova le loro abilità tecniche. Servitevi delle squadre di costruttori più qualificati e siate certi di avere sempre a portata di mano la giusta valuta da impiegare. Perché essi, sia intagliatori di pietra del nord che raffinati giardinieri del sud, vogliono essere retribuiti con la valuta tipica del loro paese.

LA CITTÁ

Immaginate di essere un principe italiano del Rinascimento a capo di due città. Il vostro primo obbiettivo è di sviluppare le vostre città affinché esse vengano dichiarate le più grandi del paese. Per questo, vi è necessario avere una popolazione numerosa e soddisfatta che non decida di abbandonare la vostra bella città per un’altra di un principe più attento ai desideri dei suoi cittadini…

METRO

Francia, 1898. Voi siete uno dei costruttori della rete ferroviaria del metrò di Parigi. Vostro obbiettivo è collegare le stazioni le une alle altre montando le linee più lunghe possibili. Ma in questo groviglio di binari non fidatevi dei vostri avversari, che vogliono aiutarvi a terminare il lavoro più velocemente di quanto voi non vogliate!

Deriva 27 Aprile 2004

partecipanti

Primo debussolamento gastropixellare urbano 27/04/2004

nome chi è? commenti personali
Alessandro gruppo-sfera architetto forse la fame per lo più alimentata dai 250 panini che ci aspettavano è stata una buona arma per sollecitare la ricerca del cibo… ci vuole sempre uno specchietto per le allodole! aggiungo inoltre che è stato molto carino quando dal centro di largo Montebello i gruppi si sono divisi e preso la propria strada in modo casuale… ah! cavolo aggiungo anche questo: interessante la sensazione di sapere, dalle persone incontrate durante la deriva, che un altro gruppo era passato prima di noi per fare foto ai medesimi soggetti
AlessioBosca amico ingegnere informatico che te ne è parso della deriva??
Amici/Marco Bonavia amico dottore in scienze forestali che te ne è parso della deriva??
ChiaraGalvan? amica di Alessandro architetto che te ne è parso della deriva??
Claudio amico ??? che te ne è parso della deriva??
Daniela sorella di Simona architetto che te ne è parso della deriva??
Amici/Daniele Salaris amico di Alessandro sociologo che te ne è parso della deriva??
Elena collaboratrice gruppo-sfera fotografa che te ne è parso della deriva??
Federico Bertoli fidanzatino di Gabriella architetto http://www.boda.it la mia deriva? anomala, forse un reportage sulla vostra serata e sulle persone della deriva.
Federico Ruscalla amico architetto che te ne è parso della deriva??
Gabriella gruppo-sfera architetto sono rimasta sorpresa dal coinvolgimento dei partecipanti!
Michele amico ??? che te ne è parso della deriva??
Gianluca gruppo-sfera ingegnere non vedo l’ora di fare la prossima! Quando??Il 28 maggio al El Barrio!
Sara ex-coinquilina di Gabriella architetto restauratore che te ne è parso della deriva??
Simona gruppo-sfera scienziata della comunicazione mi sono divertita e mi è sembrata una bella serata per tutti..dovremmo festeggiare le mensilità! e speriamo che i partecipanti collaborino anche col sito..creiamo una comunità!
Stefano gruppo-sfera architetto è stata una serata fantastica, mi sono divertito molto più di quanto avrei pensato ed ho visto un grande coinvolgimento di tutti i partecipanti. Ale, attento a quelli che fanno jogging!
Stefania Sabatino fidanzatina di Alessandro architetto De riva et ceteris rebus: ero molto curiosa di vedervi all’opera e mi ritengo soddisfatta di questo primo assaggio di deriva. E le prossime?? Aspetto impaziente!
StefaniaVerrua amica di Alessandro avvocato che te ne è parso della deriva??
Amici/Viviana Rubbo collaboratrice gruppo-sfera architetto che te ne è parso della deriva??

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foto di Federico Bertoli
http://www.boda.it